Didattica viva

Ecco alcuni esempi di "didattica viva".

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UNA FIABA MAGNETICA
Ecco un modo efficace per attirare l'attenzione anche dei più piccoli mentre raccontiamo una fiaba.


SCARTI

Ogni cosa contiene di più di ciò che vediamo da fuori. Ognuno di noi contiene di più di ciò che appare. Ce lo insegnano i rifiuti che, ben ripensati, possono diventare “rifiutili” per la nostra felicità. Ma trasformare oggetti di scarto in giocattoli assume anche il valore di un’operazione straordinaria capace di rivalutare, nel paragone, tanti esseri umani bollati come “rifiuti” dalla nostra società.


LA PREISTORIA
La Storia, nella Scuola Primaria, più che soltanto letta e spiegata, andrebbe “vissuta” anche con il corpo e con le emozioni. Ecco come abbiamo “rivissuto” il periodo della PREISTORIA in 3° elementare nell’anno scolastico 1997-98.


FARE UN TELEGIORNALE A SCUOLA
Il semplice “mettere insieme” persone appartenenti a gruppi diversi – afferma Goleman – contribuisce ben poco, o per nulla, a ridurre l’intolleranza; anzi, talvolta l’ostilità aumenta invece che diminuire. Quello che può davvero fare la differenza è lo sforzo quotidiano teso al raggiungimento di un obiettivo comune (quale può essere, ad esempio, la realizzazione di un telegiornale di plesso). A questo punto gli stereotipi si spezzano.
Per conoscere le motivazioni e i procedimenti adottati

Video realizzati in 4° elementare nell'anno scolastico 1998-99.


PRODURRE CARTONI ANIMATI CON I BAMBINI

Tra i programmi che ai bambini piacciono di più, un posto di primo piano occupano i cartoni animati.
Non essere semplici spettatori e fruitori passivi di prodotti altrui, impadronirsi di mezzi e tecniche da gestire in prima persona, significa non solo divertirsi ma attivare una sorta di vaccinazione mentale che stimoli la produzione di anticorpi concettuali utilizzabili in caso di necessità. E’ per questo motivo che siamo diventati “produttori” e “registi”.

Per saperne di più

Cartoni animati prodotti nelle classi quinte della scuola Don Dino Mancini di Fermo negli anni scolastici 1999-2000 e 2004-05:


DAL MAROCCO A FERMO

La convivenza chiede un atteggiamento di lettura positiva dell’altro, ma per apprezzare bisogna prima conoscere e riuscire a percepire il “diverso” come una persona “complessa”. “Una volta che si sia percepito qualcuno come una persona complessa – afferma Hazel Rochman – si è superato lo stereotipo perché è emersa la similarità con il nostro stesso modo di essere”.
Chiediamo, allora, ai bambini che da molto lontano sono arrivati nelle nostre aule, di raccontarci dei loro Paesi, delle loro storie di vita e delle loro esperienze di viaggio. Ne nascerà il racconto di un cammino da essi compiuto fisicamente verso di noi ma che noi, attraverso le loro parole, compiremo mentalmente verso di loro: verso la loro terra e la loro cultura.

Video realizzato in 4° elementare nella scuola "Don Dino Mancini" di Fermo nell'anno scolastico 2003-04